

Alla scoperta del legame tra movimento, stato di flow e creatività
Dire che la corsa fa bene appare ormai come un fatto scontato.
Se interroghi il web, troverai una lista infinita di articoli che ne celebrano i benefici fisiologici, dall’aumento della forza alla salute cardiovascolare al migliore controllo della glicemia. Incontrerai anche un fiume di ricerche scientifiche che riportano gli effetti positivi del running sulla salute mentale, dalla riduzione di stress e ansia al miglioramento dell’umore.
Ma se ti dicessimo che correre può anche stimolare la creatività? È qui che entra in gioco lo stato di flow di cui vogliamo parlarti in questo articolo.
Il Flow Research Collective, un gruppo di ricercatori e ricercatrici che analizzano le prestazioni fisiche e l’allenamento sportivo, descrive il fenomeno con queste parole.
“Un momento di attenzione rapita e totale assorbimento in cui siamo talmente concentrati sulla nostra attività che tutto il resto scompare. Azione e consapevolezza si fondono e il senso del sé svanisce. Il tempo sembra scorrere in modo diverso e le nostre prestazioni migliorano”.
Il flow, quindi, influenza sia le prestazioni fisiche sia quelle mentali. A livello fisico, permette di migliorare la forza, la resistenza e il tempo di reazione muscolare. In ambito cognitivo, può stimolare la motivazione, la creatività e il talento artistico, ma anche l’apprendimento, la produttività e il rendimento scolastico. La ragione per cui lo stato di flow migliora le prestazioni fisiche e mentali è che consente a diverse reti del cervello di interagire in modo dinamico e insolito. Ciò è in parte dovuto al rilascio di sostanze neurochimiche, come la dopamina e la norepinefrina, che motivano il cervello e ne focalizzano l’attenzione. Durante il flow, infatti, non ci lasciamo distrarre da ciò che abbiamo attorno. La vocina critica dentro di noi, che in altre occasioni ci assilla la mente, viene messa a tacere. Contemporaneamente, migliorano l’umore e la cosiddetta “pattern recognition” cioè la capacità di applicare vecchie conoscenze ed esperienze per risolvere un problema. Il risultato di tutto questo è che il cervello diventa letteralmente un motore d’innovazione.
Le persone che l’hanno provato hanno descritto la sensazione come una condizione in cui azioni e decisioni non richiedono sforzo ma si susseguono l’un l’altra, come trasportate un torrente che scorre senza incontrare ostacoli. Il fenomeno si può verificare indipendentemente dall’attività che stiamo svolgendo. Per capirci: il flow può arrivare mentre stai giocando la partita finale di un campionato mondiale come quando stai piegando il bucato.
Dal punto di vista scientifico, gli stati di flow sono quasi sempre associati a queste sei caratteristiche:
Concentrazione assoluta: assorbimento totale in un’attività
Fusione di azione e consapevolezza: il sé e l’attività svolta non possono più essere distinti
Dissoluzione del sé: anche noto come “morte dell’ego”, è uno stato in cui smettiamo di ostacolare noi stessi,
Senso del tempo alterato: sensazione di vivere in un presente dilatato
Profondo senso di controllo: percezione di controllare completamente l’esperienza e l’attività svolte
Esperienza autotelica: l’esperienza è intrinsecamente gratificante e quindi desideriamo ripeterla
Per preparare il terreno per il flow nella corsa, è necessario, fin dal principio, prestare attenzione a questi punti:
Stabilisci obiettivi chiari, sia sul lungo termine sia per ciascun allenamento, e tieni traccia dei tuoi progressi.
Mantieni la concentrazione sulla tua corsa, cercando interiorizzare i movimenti.
Cerca di tenere costante l’equilibrio tra le tue capacità e le sfide che ti poni: più ti alleni, più dovrai alzare l’asticella.
Seguendo i tre punti elencati, abbiamo creato una guida facile da seguire, per aiutarti a trovare il tuo flow nella corsa e preparare il tuo cervello a concepire nuove idee.
Questo piano di 30 giorni è pensato per costruire la base del tuo allenamento e aiutarti a raggiungere il flow correndo. Alla fine delle quattro settimane, correrai con sicurezza e fiducia e inizierai a percepire gli effetti positivi del running sulla tua creatività.
Trovare lo stato di flow richiede tanta pratica, ma alcuni semplici accorgimenti possono accelerare i tempi. Prova introducendone uno nuovo ogni settimana.
Allenati in mezzo alla natura
Elimina le distrazioni, niente musica o podcast
Scegli il sentiero invece della strada o della pista: l’irregolarità del terreno stimola il cervello.
Corri in compagnia: il flow è contagioso!
Più ti alleni, più ti renderai conto di quello che le neuroscienze hanno contribuito a documentare. La corsa ha un effetto diretto sulla struttura e la funzione del cervello. Può stimolarlo a partorire nuove idee, ma anche condurlo nel regno delle esperienze trascendenti, dove l’ego si dissolve, la scienza incontra lo spirito e la creatività abbonda. Come ha osservato l’autrice Kristin Armstrong:
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