

Tre giorni e 70 km attraverso le Alpi svizzere lungo l’itinerario della Via Alpina. Sembra una missione perfetta per Les Others. Il team responsabile delle pubblicazioni su outdoor e avventura ha messo alla prova la nuova Cloudventure in tre tratti spettacolari di questo itinerario iconico.
Dalla Slovenia fino a Monaco, si estende per 5.000 km attraverso le Alpi: la Via Alpina è un percorso fuori dal comune.
Lo dimostrano gli avventurieri di Les Others, che hanno indossato la nuova Cloudventure da trail per affrontare alcuni dei tratti più spettacolari e documentare questa esperienza.
I tratti selezionati per testare questa scarpa da trail di concezione svizzera attraversavano proprio le Alpi elvetiche, coprendo i diversi tipi di terreno per cui è stato pensato il motivo a grip variabile della nuova suola Missiongrip™.
Damien Bettinelli di Les Others ci svela i retroscena della missione che, nel giro di pochi giorni, gli ha fatto scoprire tutti i tipi di terreno:
“Quando siamo partiti, eravamo già a stagione inoltrata. Avevamo pochissimo tempo prima che cominciasse a nevicare e che la maggior parte dei passi chiudesse. Il meteo è stato meglio di quanto ci aspettassimo: anche se faceva piuttosto freddo, le uniche nuvole che abbiamo visto sono state quelle degli elementi Cloud delle nostre scarpe. Appena tre giorni dopo la nostra partenza, tutti i sentieri erano ricoperti di neve.”
“Una cosa che non avevamo preso in considerazione era la nostra scarsa conoscenza del tedesco svizzero. E questo ci ha complicato la vita in alcune circostanze. Ad esempio, mentre eravamo in auto per raggiungere un punto di partenza, avevamo scoperto che ci trovavamo su una strada che si poteva percorrere in salita solo in alcuni momenti della giornata. Altri orari erano invece riservati alla discesa. Per fortuna non lo abbiamo dovuto scoprire a nostre spese. ”
“La buona notizia, per chi vuole seguire le nostre orme, è che esplorare gli itinerari svizzeri è davvero facilissimo. I sentieri sono sempre ben contrassegnati, per cui è impossibile perdersi. Inoltre, si può contare sulla qualità delle infrastrutture svizzere: è stato sempre facile trovare un posto dove andare a dormire, anche in piccole località. E se si vuole saltare una parte dell’itinerario, autobus e treni possono portare praticamente ovunque.”
“Inoltre, mentre correvamo per raggiungere il passo Hohtürli, avevamo trovato un cartello con dei simboli di “cautela”, cosa sempre inquietante. Da quello che avevamo potuto capire, in quel momento dell’anno veniva tolto un ponte, per cui potevamo attraversare ma a nostro rischio e pericolo. Ci siamo preoccupati, a maggior ragione perché questo era il passo più alto nel nostro viaggio. Ma avevamo comunque deciso di procedere. Per fortuna avevamo incontrato una persona che parlava inglese e che ci aveva spiegato che in realtà il ponte in questione non si trovava sul nostro percorso.”
“La buona notizia, per chi vuole seguire le nostre orme, è che esplorare gli itinerari svizzeri è davvero facilissimo. I sentieri sono sempre ben contrassegnati, per cui è impossibile perdersi. Inoltre, si può contare sulla qualità delle infrastrutture svizzere: è stato sempre facile trovare un posto dove andare a dormire, anche in piccole località. E se si vuole saltare una parte dell’itinerario, autobus e treni possono portare praticamente ovunque.”
Scopri la storia completa del viaggio del team su LesOthers.com (solo in francese) e nell’ultima edizione stampata (in francese e in inglese) che può essere ordinata online. Fotografia: Fabien Voileau.