

Nel 2020, con la pandemia, abbiamo assistito a un’impennata di gare virtuali che non sembra destinata a fermarsi. Ma cosa succede esattamente quando si gareggia soli? Come si fa a trasformare un’esperienza in solitaria in una corsa vittoriosa e indimenticabile? Qui trovi la risposta a queste e a tante altre domande. Leggi l’articolo completo qui sotto oppure clicca sulla sezione che ti interessa per andare subito al punto.
- Trova la motivazione
- Quale distanza vuoi percorrere?
- Medaglie virtuali e altri riconoscimenti
- Pianificazione del calendario e programma di allenamento virtuale
- Come funzionano le corse virtuali?
- Crea l’itinerario della tua gara virtuale
- Come correre una gara virtuale
Sicurezza
Rifornimento
Logistica
Cronometraggio
- Attrezzati per la tua gara virtuale
- Trova il ritmo della tua gara virtuale
- Crea un team di supporto
- Mantieni la forza mentale
Il COVID-19 e lo sviluppo della tecnologia wearable hanno aumentato e diffuso le gare virtuali in tutto il mondo. Prova a cercarne una nella tua regione o nel tuo Paese e ne troverai per ogni livello di velocità, distanza ed esperienza.
Quest’anno, la Boston marathon, la maratona più antica del mondo, si è svolta come evento virtuale. Pochi mesi dopo è stata la volta della maratona di New York. D’altronde, in un clima di pandemia non ancora superata non c’è da meravigliarsi che le gare virtuali continuino a moltiplicarsi.
Chi le cerca, le trova, quasi ovunque.
Per portare a termine una gara virtuale servono impegno e dedizione. Nel giorno della gara, non ci sarà un pubblico numeroso a fare il tifo per te. Mancheranno la scarica di adrenalina, l’ansia da prestazione e l’eccitazione, condivise da tanti altri runner, in attesa, come te, sulla linea di partenza. Ci sarai soltanto tu, con i tuoi pensieri e il tuo smartwatch.
Starà a te decidere se andare avanti o mollare, Sarai tu a dover impersonare tutti i ruoli: quello dell’agonista, del critico e dei fan. Dovrai dare il massimo, cercando di motivarti e confortarti emotivamente, continuando però a giudicarti.
Sembra piuttosto difficile, vero? Eppure, esiste un trucco per riuscirci e cioè avere chiaro in testa lo scopo della sfida che stai affrontando. Perché hai deciso di metterti alla prova con una gara virtuale, nonostante le difficoltà logistiche e lo sforzo emotivo che comporta?
L’obiettivo potrebbe essere la performance. Infatti, l’idea di conquistare un nuovo record personale ti dà una meta e la carica necessaria nelle fasi finali. In alternativa, il tuo traguardo potrebbe essere quello di correre una gara “in rimonta”, cioè completando la seconda metà del percorso a un ritmo più veloce della prima (negative split). O ancora, potresti semplicemente voler percorrere una distanza mai completata prima.
Altri fattori motivanti potrebbero essere quello di perdere un determinato numero di chili o la conquista di un premio materiale (medaglia, T-shirt, ecc.). Secondo una ricerca dell’organizzazione Running USA il 33% dei partecipanti alle competizioni virtuali del 2019 aveva corso le gare per ottenere i gadget.
Secondo Dathan Ritzenhein, leggenda americana della corsa sulla lunga distanza e allenatore dell’On Athletics Club (OAC), l’adattabilità e la flessibilità mentale sono due fattori fondamentali per riuscire a seguire un programma di allenamento, a prescindere dalla situazione attuale.
“Il bello della corsa è che puoi sempre migliorare, anno dopo anno, un passo alla volta.” afferma Dathan. “Impari a trarre il meglio da ogni situazione. La costanza con cui lavori su questo aspetto è quello che fa la differenza durante la gara. Cerca di dare il meglio di te in ogni situazione e la tua prossima gara andrà ancora meglio.”
Esistono gare virtuali di ogni genere con cui mettere alla prova diversi tipi di abilità. Dalle corse amatoriali gratuite alle maratone virtuali, ce n’è per tutti i gusti. Che tu stia puntando a una 5K o a qualcosa di più impegnativo, le opzioni non mancano.
La trail runner australiana Kirra Balmanno, consiglia di non sottovalutare la pianificazione delle gare virtuali sulle distanze più lunghe, soprattutto in termini di rifornimento a metà gara.
“Le gare virtuali sono completamente diverse da quelle tradizionali.” afferma Kirra. “Lungo il percorso non ci sono stazioni di ristoro o paramedici ma sei completamente solo, per cui devi essere assolutamente sicuro di riuscire a ritornare a casa. Quindi devi affrontare la gara con un approccio un po’ diverso”.
Per questo motivo, Kirra consiglia di focalizzare l’allenamento sulla distanza piuttosto che sulla velocità: “Anziché spingerti fino al limite, magari puoi allungare un po’ il percorso per lavorare sulla resistenza, oppure aumentare il dislivello. In questo modo ti metti comunque alla prova ma non fino al punto di collassare”.
La buona notizia per chi intende partecipare alla sua prima gara virtuale è che l’aspetto competitivo non scompare completamente. È vero che non corri insieme ai tuoi avversari e non c’è la folla che ti fa il tifo, ma l’orologio continua a fare tic tac.
Tuttavia, a volte non basta. Molti runner, a cui nel 2020 non è rimasta altra possibilità di competere se non in modo virtuale, si sono resi conto che vincere o raggiungere un RP non è un incentivo sufficiente per correre. Il lockdown, la ripetuta cancellazione e il continuo rinvio degli eventi nel calendario hanno fatto capire, a ciascuno di noi, cos’è che ama di più della corsa e delle gare. E la risposta, per moltissimi di noi è stata inequivocabile: stare insieme ad altri corridori, il senso di appartenenza a una comunità.
T.K. Skenderian, Direttore Marketing e Comunicazione di Coventures, è stato tra gli organizzatori della prima edizione virtuale della maratona di Boston e ha assistito all’aumento delle iscrizioni di runner di tutto il mondo ai social media e alle comunità di corsa online.
Anziché festeggiare insieme sul traguardo, si sono incoraggiati a vicenda in rete, condividendo le proprie esperienze e realizzando, una volta di più, l’importanza della collettività nel mondo della corsa.
“Niente può sostituire l’entusiasmo del giorno di gara.” dice T.K. “Dopo il colpo di pistola, generalmente sei solo, circondato da estranei che arrancano nella stessa direzione. Anche nella gara virtuale sei solo e magari circondato da un bel paesaggio, il cui silenzio, però, può essere difficile da sopportare. In rete, invece la comunità dei runner si fa sentire e questo da almeno dieci anni, cioè da quando si è diffusa la pratica di condividere foto sui social”.
Le gare virtuali sono sempre più apprezzate perché i corridori possono selezionare la competizione giusta in base alla preparazione fisica e agli impegni, indipendentemente da dove si trovano.
Nel Regno Unito, ad esempio, l’organizzazione City Runs di Exeter ha lanciato corse virtuali di ogni tipo, dai 400 metri alle maratone. England Athletics ha organizzato la Weekly30 Run Challenge, in cui i concorrenti avevano un limite di tempo anziché di distanza: ogni runner virtuale aveva a disposizione 30 minuti a settimana per correre il più possibile.
Una volta individuata la distanza da percorrere, arriva il momento di sviluppare un programma di allenamento strutturato e fare in modo di seguirlo alla lettera. Per le corse brevi, è relativamente semplice. Ma se stai cercando di completare una distanza mai affrontata, ti servirà parecchio tempo per sviluppare la resistenza e l’energia necessarie.
Il nostro Piano di allenamento di 12 settimane per la mezza maratona è un ottimo modo per cominciare. E se vuoi spingerti ancora più in là, puoi dare un’occhiata al nostro Programma di allenamento alla maratona per principianti che ti aiuterà a prepararti al meglio, indipendentemente dal numero di mesi che hai a disposizione.
Se hai fatto il grande salto e ti sei spinto fuori dalla tua zona di comfort, potresti anche ritrovarti a fare qualcosa di completamente diverso. La nostra guida al trail running ti accompagnerà dalla strada al trail in sole quattro settimane.
Se hai intenzione di buttarti sul trail, l’allenamento non è più solo una questione di cronometro, ma diventa fondamentale per prepararti ad alcune delle sfide che dovrai affrontare nel giorno della gara. L’altitudine, ad esempio, è un problema comune a tutti i neofiti del trail running.
“Se punti in alto (in tutti i sensi), è importante abituarsi per bene prima di iniziare” ricorda Kirra Balmanno. “Quando sei in alta montagna, sapere è potere, Quindi prima di partire informati sui sintomi del mal di montagna”.
Prima del grande giorno, è tutto praticamente identico alle gare tradizionali. Dovrai scegliere la distanza che intendi percorrere e trovare una gara che fa al caso tuo. Solo che avrai molta più scelta, perché non sarai vincolato dal luogo in cui si svolgerà la gara. Per cui se sogni di correre una gara in Texas, ma ti trovi a Milano, sarai libero di farlo. È questo il bello delle gare virtuali.
Dopo che hai trovato la tua gara e ti sei assicurato di avere abbastanza tempo per portare a termine il tuo programma di allenamento, arriva il momento di registrarsi e pagare la quota di iscrizione, come faresti normalmente.
Fino a questo punto non è cambiato nulla. Solo nel giorno della gara le cose cambiano completamente.
Anziché ritrovarti insieme a centinaia o addirittura migliaia di altri runner sulla linea di partenza, sarai solo con nient’altro se non i tuoi pensieri a farti compagnia.
Alcuni vivono questo fatto come un grande vantaggio. Potrai scegliere liberamente il tuo itinerario e, cosa ancora più importante, l’orario di partenza. Molte delle più grandi gare al mondo si trovano in località lontane e difficili da raggiungere per la maggior parte dei partecipanti. Il viaggio per raggiungere il luogo della competizione consiste spesso un fattore di tensione.
Nelle gare virtuali, invece, puoi scegliere liberamente l’orario e spesso addirittura il giorno della settimana. Infatti più di un quarto degli intervistati del National Runner Survey[LS1] del 2020, pubblicato da Running USA, ha dichiarato che le gare virtuali sono allettanti proprio perché non serve viaggiare.
Chi partecipa a una gara virtuale ha generalmente una settimana di tempo per correre e inoltrare i dati del GPS. “Pianificare l’itinerario è la parte più divertente delle gare virtuali.” dice l’ultrarunner statunitense David Kilgore. “Puoi creare l’itinerario che ti piace di più e che hai la possibilità di percorrere in questo particolare momento. Il mio consiglio è di cercarne uno che sia adatto alle tue capacità e che hai davvero voglia di portare a termine”.
Correre una gara virtuale può implicare sfide molto diverse tra loro, ma ci sono quattro aspetti che non puoi trascurare in nessun caso.
1. Sicurezza
Pensare alla sicurezza è essenziale per chiunque si appresti a pianificare una gara virtuale, indipendentemente dal fatto che sia su strada o sentiero. Chiunque partecipi a una gara virtuale deve portare con sé un documento di identità, condividere i dati dell’itinerario con amici o familiari e fare in modo da poter essere contattato durante la corsa.
Pianifica l’itinerario con calma e per tempo, prendendo in considerazione tutti i pericoli che potresti incontrare lungo il percorso. FATMAP è un ottimo strumento a questo proposito. Puoi scaricare delle mappe da usare offline e trovare informazioni importanti, soprattutto per il trail running, come, per esempio, l’altezza della neve.
Inoltre, è importante valutare che tipo di agenti atmosferici potresti dover affrontare. Man mano che ti avvicini al giorno della gara, controlla religiosamente le app del meteo. I trail runner più avventurosi come Kirra Balmanno prendono in considerazione anche altri tipi di rischio come le tempeste elettriche, i cani aggressivi, i sentieri dismessi e l’eventuale necessità di arrampicarsi o procedere carponi.
Se corri una gara su strada, invece, un fattore fondamentale da tenere in considerazione è il traffico. “Non pensare di poter seguire l’itinerario che era previsto per la gara reale che è stata cancellata” avverte Skenderian. “Nel giorno della gara le strade sono chiuse al traffico e ci sono agenti, transenne e cartelli. Ma in qualsiasi altro giorno dell’anno, le strade sono il regno delle auto e dei ciclisti. Non ci sarà nessuno a proteggerti”.
2. Rifornimento
Sappiamo tutti che per affrontare una gara, specialmente sulle lunghe distanze, non possono mai mancare acqua e cibo. Ma cosa fare quando non puoi usufruire delle stazioni di ristoro e devi cavartela da solo?
Questo è un vero dilemma dei runner alle prese con una gara virtuale. E non è sempre facile da risolvere.
David Kilgore consiglia di “sfruttare l’allenamento per capire cosa serve avere con sé.” Nel giorno della gara dovrai trovare il modo per portarti dietro il gel e l’acqua che ti occorrono. In alternativa, se hai degli amici particolarmente fedeli, potresti chiedere loro di allestire una stazione di ristoro improvvisata lungo il percorso. Questa soluzione ovviamente è molto più semplice se l’itinerario prevede un percorso circolare, perché i tuoi amici non dovranno fare troppa strada.
In ogni caso, consigliamo di portarti qualche barretta o gel nella pettorina perché non si sa mai. “Mi assicuro di avere sempre con me una bella scorta di cibo molto calorico. Può sempre esserci un’emergenza o un errore sulla mappa” dice Kirra, forte delle proprie esperienze di corsa lontano dai sentieri battuti.
A questo proposito il trail runner francese Marion Delespierre aggiunge: “Mi conosco e so di cosa ho bisogno durante la corsa. Metto tutta la mia roba in un marsupio o in uno zaino. Ho anche una sacca speciale che mi permette di dissetarmi quando ne ho bisogno.”
3. Logistica
Non trascurare alcune questioni logistiche che potrebbero andare storte. Ad esempio, come tornerai a casa alla fine della gara?
Chi corre su strada ha il vantaggio di poter pianificare un itinerario che si conclude a casa. Per alcuni trail runner, però, l’itinerario potrebbe finire ben lontano dal punto di partenza. Per questo serve un piano. Assicurati di averne uno buono.
Ecco altre questioni da considerare:
Se qualcosa dovesse andare storto durante la gara dov’è il Pronto Soccorso più vicino?
Avrò segnale sul telefono in tutti i tratti del percorso?
Quanto sono lunghi i tratti in cui non avrò nessun contatto con altri esseri umani?
Tutti questi aspetti rimandano alla questione della sicurezza. Devi sempre informare qualcuno dell’itinerario che hai scelto e dell’orario di arrivo, permettendogli di verificare costantemente se stai bene e hai bisogno di aiuto.
Eppure, anche quando pensi a tutto, possono esserci degli imprevisti. A Kirra una volta si è spenta la torcia frontale nel bel mezzo di una corsa notturna sull’Himalaya. Aveva ancora diverse ore di corsa davanti a sé e ha dovuto utilizzare la torcia del cellulare, che non è proprio l’ideale per correre.
4. Cronometraggio
Registrare la tua corsa è fondamentale. Immagina cosa vorrebbe dire dimenticarsene e mandare all’aria tutto l’allenamento e la gara virtuale stessa semplicemente perché non puoi dimostrare di averla fatta.
Di solito per registrare un itinerario e cronometrarti basta usare lo smartwatch. Verifica quali sono le piattaforme accettate, contattando gli organizzatori della gara. Una delle più utilizzate è Strava. Cerca di capire se devi mandare un file di dati RAW dall’orologio oppure condividere la mappa e il tempo della tua corsa dal tuo account su Strava.
Stai pensando di sfruttare la gravità a tuo vantaggio e percorrere tutta la distanza in discesa? Prima dai un’occhiata al regolamento. Alcune gare richiedono anche di indicare il dislivello complessivo per calibrare il tuo tempo onde evitare che i runner se ne approfittino, gareggiando su percorsi prevalentemente in discesa.
Ogni gara ha le sue regole riguardo alla piattaforma e al dislivello, Assicurati per tempo di utilizzare la piattaforma giusta. E…controlla di aver effettivamente attivato il cronometro nel momento in cui inizi a correre!
Infine, ricorda che il GPS non è perfetto. Strava consiglia di correre per altri 500 metri dopo il punto di arrivo della gara per assicurarti che il tuo itinerario superi effettivamente la distanza prevista.
Prepara un equipaggiamento che ti offra la protezione, il calore e la libertà di movimento necessari per portare a termine la tua gara virtuale.
A seconda del meteo e delle condizioni che dovrai affrontare, la Performance-T, la Tank-T, i Lightweight Shorts, i Race Shorts o i Low Sock potrebbero fare al caso tuo. I nostri modelli di scarpe più amati per le gare sono la Cloudflow, la Cloudflyer, la Cloudflash e la Cloudboom.
L’obiettivo è sentirti a proprio agio e capire cosa può aiutarti a tagliare il traguardo. È questo che conta.
Quando non hai altri concorrenti accanto a darti il ritmo, puoi essere tentato a partire in quarta. Questo può mandare a monte tutto l’allenamento svolto e vanificare la speranza di conquistare un nuovo record personale (se è questo il tuo obiettivo).
Ricordiamoci che una gara virtuale è un’esperienza totalmente diversa da una gara tradizionale. Per citare ancora Dathan Ritzenhein: “Poiché sai che non proverai l’agitazione, la tensione o l’entusiasmo che precedono le competizioni reali, evita di porti lo stesso obiettivo che perseguiresti partecipando a una gara vera.”
“Parti senza esagerare. Comincia ad aumentare il ritmo solo quando inizi a pensare: ‘Wow, sto andando molto meglio rispetto ai miei ultimi allenamenti.’ E vedrai che, poco a poco, troverai lo slancio.”
Durante una gara virtuale puoi ascoltare la musica con gli auricolari. Crea una playlist che offre un ritmo costante: la musica ti permetterà di mantenere il passo e distrarti quando comincerai a fare fatica.
E se proprio vuoi cercare di ricreare l’ambiente di gara puoi inserirci delle grida di incoraggiamento da ascoltare sul tratto finale.
La corsa sarà anche uno sport individuale, ma l’incoraggiamento e il sostegno di amici e familiari fanno bene a chiunque. Prima di correre una gara virtuale, condividi le tue ambizioni e motivazioni con le persone a te care.
Anzittutto, in questo modo gli altri capiranno perché ti alleni. E durante la gara, potranno aiutarti e incoraggiarti, soprattutto se devi percorrere una lunga distanza.
Incontrare due o tre gruppi di visi familiari lungo il percorso ti risolleverà il morale. E, cosa ancora più importante, se i tuoi amici allestiscono una piccola stazione di ristoro avrai la possibilità di rifocillarti e reintegrare i liquidi persi.
Tutti abbiamo passato momenti brutti durante una gara, in cui la mente si riempie di dubbi e paura. Quando il dolore si fa talmente intenso che ti chiedi se arriverai mai al traguardo e se il tuo corpo riuscirà mai a riprendersi.
Senza un pubblico a incoraggiarti e senza altri runner con cui condividere la fatica, le gare virtuali possono essere particolarmente estenuanti a livello mentale. Il segreto? Accettare che i momenti difficili sono inevitabili ma cedere non lo è.
“Le corse di resistenza sulla lunga distanza richiedono molta forza mentale e autosufficienza” dice Kirra Balmanno: “Penso che con la pratica si possa migliorare. I pensieri positivi possono aiutare moltissimo per affrontare i ‘momenti no’ e uscirne velocemente. Continua ad adattarti, fidati di te stesso e stai al passo con la sfida. Puoi farcela.”
“Non fermarti e continua a sorridere” consiglia David Kilgore: “Sei lì perché ti piace. Continuerai a superare gli ostacoli e a goderti il momento.”
“Ogni volta che mi trovo in una situazione difficile sul sentiero, mi guardo attorno e mi dico: ‘Wow, essere qui è davvero incredibile.’ Consiglio anche di fare piccole cose durante la gara virtuale, come chiamare un amico, giusto per fare una pausa e rendere il tutto più divertente.”
One advantage of virtual racing is that you can play music through your earphones. Build a playlist with a consistent rhythm and the music will give you a way to maintain a set pace and provide a valuable distraction when the going gets tough.
And if you’re desperate to mimic normal conditions as much as possible, consider piping cheers through your earphones on the final straight.
Running might be a solo sport, but we all benefit from the encouragement and support of our friends and relatives. Build excitement among your close circle by sharing your ambitions and motivations (without becoming that friend who only ever talks about running).
Getting buy-in from your friends and family will help them to be understanding when you have to train. And it will also put you in a great position to access support during your actual race, especially if you’re covering a long distance.
Meeting two or three different groups of friendly faces along the way will lift your spirits. More importantly, having them there as makeshift aid stations gives you a great chance to refuel and replenish lost liquids.
We’ve all had those moments. The moments when the doubts sprint from nagging questions to overwhelming fears. When the pain seems so intense you wonder if your body will ever recover. When you push and push and push – and then wonder if you’ve pushed too far, and if the finish line will ever really arrive.
With no crowds to provide encouragement and no fellow racers to run along with, virtual races can be particularly grueling on the mind. The key is to accept the lows as inevitable but understand there’s nothing inevitable about giving in to them.
“Long-distance endurance runs require a lot of mental strength and self-sufficiency,” says Kirra Balmanno. “I think through practice, you get better at this. Positive self-talk can be an incredibly powerful tool for making it through the lows and coming back out of them quickly. Remain adaptable, trust yourself and step up to the challenge. You can do it.”
“Just keep going and keep on smiling,” says David Kilgore. “You’re already out there because you love this. You will continue to break down walls and enjoy the moment at hand.
“Every time I’m in a rough spot on the trail, I just look around and I’m usually just like ‘wow, this is still really incredible to be out’. I’d also recommend doing things – maybe even call a friend – to break it down and make it fun.”
Raggiungere il traguardo una qualsiasi gara virtuale è un grande successo perché, sin dall’inizio, hai dovuto contare solo su te stesso per non perdere la motivazione. Quindi, una volta arrivato, fermati per un attimo per goderti il risultato. Te lo meriti.
Poi arriva il momento di tirare fuori il tuo lato creativo e creare ricordi da conservare per sempre.
“Condividi la tua avventura in modo creativo e divertente per festeggiare il tuo risultato” consiglia T.K. Skenderian: “Coinvolgi i tuoi figli nella costruzione di una stazione di ristoro, abbraccia il tuo cane al traguardo oppure chiedi al tuo fidanzato di organizzare una cena a lume di candela per il post-gara!”
“Trova l’hashtag della gara, dai un’occhiata in giro e metti like a più non posso. Se non puoi dare il cinque a uno sconosciuto nella vita reale, puoi postare un commento carino alla sua foto. Essere lontani fisicamente non significa che non possiamo sostenerci a vicenda.
Hai letto la guida. Hai l’attrezzatura giusta. Cosa stai aspettando? Iscriviti alla tua prima gara virtuale oggi stesso e vivi la tua avventura.